Uno dei primi passi che si compiono quando si mette in atto un intervento neuropsicomotorio è la valutazione neuropsicomotoria, il momento che permette alla TNPEE di conoscere la famiglia ed il bambino, comprendere le loro necessità e richieste, valutare le abilità neuropsicomotorie del bambino e decidere, assieme alla famiglia, la modalità migliore per intervenire qualora fosse necessario.
Tale valutazione si compone di tre momenti principali:

  1. Un colloquio iniziale con mamma e papà o chi si prende cura del bambino di conoscenza e di raccolta anamnestica, quindi di conoscenza della storia del bambino e delle difficoltà notate dalla famiglia, nonché di ampia spiegazione da parte della TNPEE di cosa viene valutato e come.
  2. Sedute di valutazione vera e propria con il bambino. Il numero delle sedute può variare da 1 a 4, a seconda della problematica del bimbo. All’interno delle sedute (di circa 60 minuti ciascuna) la TNPEE somministra al bambino test e/o protocolli di valutazione delle abilità neuropsicomotorie, specifici e adeguati alla sua età, in un contesto ludico e piacevole.
  3. Colloquio finale con i genitori di restituzione di una relazione, redatta dalla TNPEE, contenente l’andamento della valutazione effettuata e gli esiti. Durante tale colloquio verranno spiegate le prove effettuate e le performance del bambino, dunque le conclusioni della Terapista. Al termine del colloquio si concorderà, quindi, con la famiglia l’eventuale necessità e volontà di iniziare un percorso di trattamento neuropsicomotorio, piuttosto che un monitoraggio neuropsicomotorio, o altre modalità di intervento.